Li F, Liu X, Zhang D
J Epidemiol Community Health. 2015 Sep 10. pii: jech-2015-206278. doi: 10.1136/jech-2015-206278. [Epub ahead of print]

Alcuni studi osservazionali hanno ipotizzato che sia una dieta complessivamente corretta (ad alto apporto di frutta e verdura, cereali integrali e pesce) sia il consumo di pesce di per sé, si associno in modo significativo alla riduzione del rischio di depressione. Il dato è confermato dalla metanalisi presentata, che ha valutato complessivamente 26 studi sull’agomento, condotti in tutto il mondo e pubblicati tra il 2011 e il 2014. Il meccanismo biologico che sottende a questo risultato non è stato ancora chiarito, ma le ipotesi sono più di una. Infatti, chi consuma più pesce mostra in generale uno stile di vita, sia alimentare, sia complessivo, più sano. Inoltre, il contenuto di omega-3 sembra in grado di modificare la microstruttura delle membrane neuronali, modificando in senso antidepressivo i segnali tra neuroni mediati dai neurotrasmettitori dopamina e serotonina. Infine, il commento all’articolo da parte di Majid Fotuhi, responsabile medico del NeuroGrow Brain Fitness Center (Virginia, Stati Uniti) e consulente della Johns Hopkins, sottolinea il ruolo degli omega-3 nel migliorare il flusso ematico, anche a livello cerebrale, favorendo quindi anche la prevenzione dei disturbi dell’umore.

Fish consumption and risk of depression: a meta-analysis.

BACKGROUND: The association between fish consumption and risk of depression is controversial. We performed a meta-analysis to evaluate the association.
METHODS: A literature search was performed in PubMed, EMBASE and Web of Science database for all relevant studies up to March 2015. We pooled the relative risks (RRs) with 95% CIs from individual studies with random effects model, and conducted meta-regression to explore potential sources of heterogeneity. Publication bias was estimated by Egger’s test and the funnel plot.
RESULTS: A total of 26 studies involving 150 278 participants were included in the present meta-analysis. The pooled RR of depression for the highest versus lowest consumption of fish was 0.83 (95% CI 0.74 to 0.93). The findings remained significant in the cohort studies (RR=0.84, 95% CI 0.75 to 0.94, n=10) as well as in the cross-sectional studies (RR=0.82, 95% CI 0.68 to 1.00, n=16). When men and women were analysed separately, a significant inverse association was also observed. There was no evidence of publication bias.
CONCLUSIONS: This meta-analysis indicates that high-fish consumption can reduce the risk of depression.